Gli ordini monastici, le certose e i monasteri sono a centinaia nel nostro paese, sparsi sulle colline, nei punti più belli d'Italia, spesso arroccati su suggestive alture; i conventi sono isole dove è ancora possibile vivere lontani dai ritmi convulsi della vita di città e dove da generazioni si tramanda il culto di una tavola semplice, legata ai prodotti dell'orto, agli animali allevati in cortile e ai frutti ed erbe che nascono spontanei.
Attorno alle suore e ai monaci è cresciuta la fama di mistici e severi digiunatori, invece proprio dietro alle alte mura dei monasteri si è sviluppato il culto della buona tavola, un tipo di alimentazione semplice, sana e naturale, legata ai prodotti di stagione.
La cucina dei monasteri è il risultato di disparate esperienze interregionali, di felici intuizioni, è lo specchio di sagge abitudini e tradizioni perpetrate da sempre.
Al ristorante La Badessa abbiamo sposato dal 1996 questa idea, "la cucina dei monasteri", raccogliendo innumerevoli ricette antiche e recenti, dono e ricerca per interpretare questa cucina unica, perchè non venga dimenticata e perchè essa continui a vivere nei nostri piatti che ogni giorno offriamo ai nostri clienti per stupirli con la semplicità.
Ardit Grembi, giovanissimo inizia il suo percorso di studi e di esperienze in Italia e all'estero.
Enfant Prodige della ristorazione, dimostra le sue capacità fin da subito con creatività e sperimentazione, attingendo dalla cucina italiana e del suo paese.
Ardit Grembi ha lavorato in diversi ristoranti con chef stellati dimostrando capacità e passione per reinterpretare con personalità la tradizione.
I piatti che qui vi proponiamo, provengono da una paziente ricerca e dalla gentile collaborazione di tanti religiosi che da ogni angolo del Paese ci hanno voluto donare consigli e ricette facenti parte, da sempre, di un'antica genuina tradizione qual'è la cucina dei monasteri.
Il nome de "La Badessa" proviene da un personaggio realmente vissuto nel secolo scorso, Maria Caterina Operti di Cervasca. La scoperta della sua straordinaria storia risale al ritrovamento del diario e del ritratto della Badessa, dai quali è poi scaturita la ricerca di fatti e dati storici. Ella nacque il 22 giugno 1801 nell'antico marchesato di Saluzzo. Suo padre, il nobile Guglielmo, imparentato con Silvestro, Abate d' Altacomba e diretto discendente del Marchese Lodovico II di Saluzzo, destinò l'ultimogenita Maria Caterina alla vita monastica, per non diperdere le sue sostanze tra i nove figli. Maria Caterina a diciotto anni prese i voti nel convento di Rifreddo con il nome di suor Costanza. Grazie ai suoi nobili natali, dopo diversi anni fu trasferita al Monastero della SS. Annunziata di Saluzzo, in previsione dell'imminente dipartita della Madre Badessa, ormai vecchia e malata. La morte dell'anziana Badessa avvenne infatti pochi mesi dopo e diede a suor Costanza la possibilità di diventare La Badessa.
Intorno al 1831, durante gli scontri per i moti mazziniani, avvenne l'incontro tra Madre Costanza e un soldato di cui s'ignora il nome. Egli fu accolto con altri feriti al monastero e, da quest'incontro, nacque un grande amore. L'insana passione spinse la religiosa ad abbandonare il monastero per seguire il soldato. Per molto tempo ella accettò il ruolo di vivandiera per stare accanto a lui. Passarono anni frenetici trascorsi tra taverne e bivacchi, tra battaglie e avventure fino alla morte dell'amato, avvenuta in seguito ad un'epidemia.
Successivamente si recò a Torino, dove trovò occupazione nelle cucine della Corte dei Savoia, nascondendo per anni la sua vera identità. A lungo maturò esperienze importanti nella raffinata cucina di corte, elevandosi nel suo ruolo fino a diventare cuciniera personale della Regina Maria Teresa d'Asburgo-Lorena, moglie di Carlo Alberto, Re di Sardegna; e fu proprio la Regina, dopo aver scoperto i suoi nobili natali, a convincerla e ad aiutarla a tornare in convento per riprendere il suo ruolo di Badessa con il perdono e la benedizione della Chiesa. Negli anni che seguirono, durante l'età matura, la Badessa fu famosa per la squisita accoglienza al convento, verso Nobili ed alti Prelati che ivi si recavano in preghiera e in ritiro spirituale, gustando cibi di perfezione unica, frutto del suo passato vissuto tra la semplicità di un bivacco e la cucina del Re.
Aperto 7 giorni su 7
Pranzo: 12.30 - 14.30
Cena: 19.30 - 23.30
Piazza Carlo Emanuele II, 17
10123 Torino
353 462 96 68
011 83 59 40
E- MAIL:
info@labadessa.net